The Golden Age of Rally

Realismo rallista

L’immaginario delle gare automobilistiche si trasforma in progetto grafico, per accogliere il pubblico del Mauto e portarlo in un’altra epoca. Una mostra da oltre 165 mila visitatori e visitatrici.

Bellissimo ha collaborato con il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino per creare l’universo visivo di The Golden Age of Rally, mostra a cura della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica visitabile da ottobre 2022 a maggio 2023. L’esposizione ripercorreva la storia del rally dagli anni ’60 agli anni ’90, attraverso una serie di modelli originali e contenuti video. Considerando il numero totale di appassionati e semplici curiosi raggiunti (165.153 in sei mesi circa), è stata un vero successo.

Il compito di Bellissimo si concentra sull’immagine di campagna e le grafiche di allestimento, da cui poi il progetto grafico per il catalogo di mostra. Occuparsi di rally significa entrare in un mondo che non manca certo di stimoli visivi: le livree delle auto, le targhe delle gare, le vernici cromate, i loghi degli sponsor. L’immagine si confronta con questo vasto immaginario simbolico —un universo di culto, soprattutto in quegli anni— per coniugare lo sguardo un po’ nostalgico sulle corse rallistiche del passato e un’anima pop e di richiamo contemporaneo.

Il progetto architettonico della mostra lascia grande spazio di manovra alla grafica di Bellissimo. Gli spazi dedicati alle mostre temporanee del museo si popolano di nastri, sticker, fasce a scacchi dai colori accesi. Tutto parla la “lingua” di questa disciplina: le frecce sulle mappe dei co-piloti, i grandi numeri, lo stile dei vecchi manifesti, qui reinterpretato. La tipografia maiuscola, vistosa, è il primo elemento di forte personalità che spicca alle pareti.

L’allestimento grafico contribuisce in modo sostanziale a esprimere il carattere forte dello sport e a coinvolgere il pubblico con una comunicazione diretta e d’impatto.

Mariella Mengozzi, direttrice

La mostra The Golden Age of Rally nelle fotografie di Andrea Guermani.

Proprio il materiale d’archivio, protagonista del racconto insieme alle auto da gara, riceve un’attenzione speciale: ritagli di foto in bianco e nero caratterizzano le tappe del percorso, ricreando idealmente lo scenario delle gare. Le macchine in mostra, parte della collezione del celebre rallista Gino Macaluso, ritrovano il loro contesto storico, oltre a quel rapporto diretto con gli spettatori che ha sempre distinto questa disciplina dalle altre competizioni motoristiche.

Il progetto architettonico dell’esposizione è di Giulia Mondino, gli allestimenti di Zucca Grafica. I video sono di Robin Studio e ACI Sport.

Il mito del rally, il carattere sfrontato dei piloti si rivelano infine in una serie di grandi poster con una selezione di citazioni dello stesso Gino Macaluso, figura di primo piano nella scena automobilistica italiana. La mostra vuole raccontare lo spirito creativo e l’ingegno dei pionieri di questo sport, la generazione che ha dato il via al culto delle gare su strada e costruito la popolarità del rally in Europa.

Il progetto di Bellissimo coinvolge tutti i materiali legati alla mostra, compreso ovviamente il catalogo. Il volume raccoglie i contenuti in mostra con uno sguardo speciale per il racconto iconografico. Fotografie e immagini si ridistribuiscono pagina per pagina con la stessa volontà: esaltare l’estetica “retro-pop” di questo mondo, per offrire agli appassionati e alle appassionate di rally un libro da collezione.

La mostra diventa un’esperienza che supera la pura ammirazione per le auto esposte.

Stefano Macaluso, curatore