Club to Club 2010

Porta sfida

La decima edizione del festival è cruciale per Bellissimo. La prima campagna da partner creativo è una discesa nell’immaginario della superstizione.

Con il 2010 Club to Club arriva alla decima edizione e, per quanta fede e quanto autocontrollo possano avere gli organizzatori, difficile non farsi prendere da un po’ di ansia e di insicurezza di fronte a una ricorrenza così. Da qui l’idea —forse superstiziosa, di sicuro super-riconoscibile— di una campagna scaramantica tutta dedicata a fortuna e sfortuna, con la speranza che la prima vinca sulla seconda.

Lo stile di “The X Superstition” è quello che Bellissimo predilige: evocativo, surreale, con il giusto accenno di mistero. Il nero e la fotografia “nuda” conquistano lo spazio e conducono il pubblico nel limbo delle immagini icastiche, nel buio che accoglie l’irrazionale. I flyer in distribuzione sono in realtà tarocchi, la scala di dieci mette in fila amuleti e superstizioni popolari: la civetta, il ferro di cavallo, l’acchiappasogni, il gatto nero, l’aglio… Una missione antropologica, e apotropaica, a rivelare gli archetipi del nostro inconscio — sempre con la giusta ironia.

Il sodalizio creativo tra Bellissimo e l’associazione Xplosiva, organizzazione protagonista della club culture torinese, era iniziato alla fine degli anni Novanta. Il 2010 è però l’anno in cui lo studio riceve il titolo di creative partner del festival in maniera ufficiale. La collaborazione sarebbe proseguita ancora a lungo: una sfida continua, che segnerà in profondità l’evoluzione di entrambe le realtà dai primi passi nella scena underground alla maturità professionale e espressiva.