Interviste
I trend del tessile e gli scatti “sbagliati”. Una doppia intervista
La nuova campagna di Zignone si chiama Flashed! Forever more. Per raccontarla meglio, abbiamo intervistato Matteo Patti, Ceo del lanificio, e la nostra art director Barbara Villanova.
Le immagini dello shooting accompagnano sul mercato i nuovi tessuti della linea per cerimonie, Event, attraverso gli scatti di un ideale afterparty. A chiederci di raccontare i prodotti del marchio in una chiave inconsueta, “più aggressiva”, è stato proprio Matteo Patti, come ci spiega qui.
Matteo, come sta cambiando il mercato degli abiti da cerimonia?
È un settore tradizionale, non abituato a grandi cambiamenti. Oggi la tendenza è avere tessuti puliti, più eleganti, abbandonando le fibre artificiali a favore di fibre miste più pregiate, preferendo la lana. Ma dipende molto da area ad area, la cerimonia è legata in modo profondo a culture e stili di vita.
Quali sono le novità o le tendenze principali?
I colori chiari, con tinte pastello: i verdini, i rosellini. Poi il tema delle cerimonie all’aperto, in spiaggia ad esempio. I matrimoni spesso non sono più in chiesa, così i brand propongono anche capi da cerimonia meno formali, con elementi casual, materiali estivi. Ora si scelgono abiti in lino, qualcosa di impensabile un tempo.
Tu e il tuo team ci avete proposto di lavorare sul tema dell’afterparty. Cosa vi interessava raccontare?
Il messaggio forte voleva essere: la linea Event non è dedicata solo al matrimonio. Sono tessuti trasversali, per tutti gli eventi speciali, quelli che vogliamo poi ricordare per tutta la vita. Per questo avevo in mente una campagna marketing più aggressiva, meno abituale.
Cosa reputi non convenzionale?
Lo stile dello shooting, l’insieme di momenti, il racconto che creano… Per temi e immagine, è una comunicazione che ti aspetti di più da un brand di moda che da un produttore tessile.
Torniamo al settore. Cosa ti aspetti dopo la grande ripresa del tessile italiano degli ultimi anni?
Nel 2022 e 2023 abbiamo vissuto un ciclo fuori da ogni previsione. Ora purtroppo paghiamo proprio questa ripresa violenta: i brand di moda hanno già scorte abbondanti di tessuto e, di fronte a certi segnali di crisi economica, hanno frenato gli acquisti. Ci aspettiamo una nuova stagione positiva nella seconda metà del 2024. In tutto questo, la nicchia di mercato che risente meno dei cali è proprio la cerimonia.
Questa di Flashed! è fin qui la campagna più ambiziosa per Zignone. Nel tempo sublime di una notte in villa, un gruppo di amici si incontra: tutto appare più vivido, intenso, perché vissuto a pieno. Lo shooting è una collezione di scene sospese nel tempo, flash di attimi che per sempre riverbereranno nei ricordi, impressi negli scatti di una serata. Anche per questa campagna hanno collaborato con noi Federico Masini (fotografia) e The Good Life Studio (video).
Con la nuova campagna l’immaginario del brand si apre ancora, evocando le sfere dell’euforia, della seduzione. Abbiamo chiesto a Barbara Villanova, art director di Bellissimo, di raccontarci le scelte alla base di questa produzione.
Barbara, quale estetica volevate creare in queste immagini?
Più che il party in sé, il filo conduttore è stato cogliere certi momenti: “capture the moment” era lo spunto che ci arrivava da Zignone, nel senso di vivere ogni momento in modo libero e fotografarlo. Questo genere di fotografia live è diventata centrale nello shooting. Che poi è qualcosa di molto contemporaneo e al tempo stesso si rifà a immagini storiche nella moda.
Ci spieghi meglio questo discorso sui tempi?
Oggi festeggiare è anche ritrarre sé stessi. Rappresentarsi nel momento è parte fondante dell’esperienza. Dall’altra parte, questo tipo di estetica basata su scatti fugaci, magari non perfetti, rimanda ai grandi fotografi ai party più celebri. Hai presente la foto di Mario Testino a Kate Moss?
Come avete lavorato per avere questo immaginario?
Un riferimento era la cultura del clubbing, anche vecchia scuola. Con tutto ciò che è scintillante: tende metalliche, mirrorball, i lustrini di alcuni tessuti. L’effetto è anche anacronistico, in una location iper-contemporanea come la villa che abbiamo scelto. Ma ripeto: l’elemento protagonista sono i momenti, le scene.
Ecco, quale racconto propone la campagna?
Abbiamo identificato alcune scene non banali, immaginando una festa poco formale. Gli spaghetti, un momento di sensualità meno abituale, il tuffo finale in piscina…
Qual è la tua foto preferita?
Quella con i modelli in coda. È quel che intendevo parlando di scatti sbagliati. La fronte di lei tagliata, i palloncini a terra. C’è un tono cupo, quasi fossimo all’entrata del Berghain di Berlino. Ma è una foto anche molto patinata, che esprime attesa e desiderio. Tutto lo shooting è così: volutamente imperfetto e comunque alto, un linguaggio adatto a raccontare un produttore italiano di alta qualità.
Trovi qui le immagini della campagna
Pubblicato: 19 Dic, 2023
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