Vivo perché vario
Scelta di campo
Il territorio cuneese investe sulla biodiversità. La campagna nasce dal confronto con un gruppo di esperti, per poi diffondersi su tutta la provincia: centinaia di manifesti, un evento e anche un quaderno di viaggio.

Per concepire la giusta comunicazione pubblica su un tema trasversale e complesso come la biodiversità agroalimentare, ci vuole un tavolo di esperti. Per fare il tavolo, ci vuole uno studio capace di unire la dimensione creativa all’attività di ascolto.
Bellissimo collabora con i quattro Gruppi d’azione locale, o GAL, attivi sulla provincia di Cuneo: Langhe Roero Leader, Mongioie, Tradizione delle Terre Occitane, Valli Gesso Vermenagna Pesio. Orizzonte dell’iniziativa è una campagna congiunta per raccontare il valore concreto della biodiversità e l’impatto positivo delle nostre scelte — e non solo al pubblico di cittadini e consumatori. Il progetto, a cui collabora la Camera di commercio di Cuneo, si rivolge a tutte le realtà della filiera: aziende agricole, commercianti, realtà dell’ospitalità e della ristorazione. Qui un’intervista per approfondire.
La dimensione multidisciplinare del tema, un “prisma”, la racconta bene la composizione del pool di specialisti riunito dai GAL. Nei tre incontri condotti da Bellissimo si parlerà di pratiche agricole responsabili e produttività, allevamento e ambiente, logistica e prezzi, imprese e comunità, educazione, nutrizione e salute… Sessione dopo sessione, lo studio ha il compito di orientarsi fra i tantissimi spunti emersi e riconoscere gli elementi più incisivi per una comunicazione generalista, divulgativa e coinvolgente, ma anche rigorosa nei messaggi: piacevole quanto esatta.
Nasce così Vivo perché vario. Espressa ai minimi termini, la campagna propone una semplice equazione: varietà significa più vita — nel senso di più salute, più fertilità, più sostenibilità, più dinamismo economico e sociale. Il soggetto principale rappresenta la natura sistemica della biodiversità, che accomuna “campi, scaffali e tavole” e di cui beneficiano le singole persone come la collettività, oltre chiaramente all’ambiente. L’invito è a comprare prodotti locali e di qualità.



Una seconda serie multisoggetto mostra con esempi pratici i valori positivi per l’ambiente e la società delle produzioni favorevoli alla qualità dell’ambiente, spesso tradizionali. Cosa c’è dietro alle coltivazioni in alta valle, alle varietà locali, alla scelta di prodotti di stagione? Ci sono la cura per un ambiente, la possibilità di continuare ad abitare la montagna, una dieta più salutare…
Abbiamo molto apprezzato la capacità di sintesi abbinata alla creatività: avete saputo trasformare la complessità dei concetti in messaggi efficaci ed emozionalmente coinvolgenti.
Giusi Casucci, direttrice GAL Langhe Roero Leader
La campagna si mostra per la prima volta in vista del Montagna Festival 2025 di Cuneo, con una diffusione di grande visibilità nei maggiori centri della provincia. Durante l’evento i quattro GAL presentano un percorso informativo interamente dedicato a Vivo perché vario. L’allestimento sulla via centrale della città si fa notare per richiamo visivo e materiali sostenibili.

Per l’estate 2025 il progetto ha un ulteriore sviluppo su iniziativa del GAL Tradizione delle Terre Occitane, desideroso di arricchire la promozione del suo territorio con un libretto dedicato alle tante specialità locali. La pubblicazione, un “quaderno di viaggio” in distribuzione gratuita, passa in rassegna le valli occitane (Stura, Grana, Maira, Varaita, Po, Bronda e Infernotto) attraverso le rispettive razze e varietà simbolo, dall’Aglio di Caraglio alla Pecora sambucana.




Raccontare tradizioni e ricette, curiosità e nuove iniziative è l’occasione perfetta per presentare, sempre con voce colloquiale e informativa, i benefici per l’ambiente legati a questi prodotti tipici: le erbe officinali favoriscono la presenza di impollinatori, i pascoli in valle uniscono benessere animale e tutela del paesaggio, riscoprire i grani antichi si è dimostrata un’occasione imprenditoriale per i giovani del luogo.
Bellissimo ha curato il progetto editoriale, i testi e la grafica.
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