Uno studio superlativo,
per cose belle e rilevanti
Bellissimo è uno studio di communication design attivo dal 1998. Abbiamo base a Torino, in un loft luminoso, dove lavoriamo per grandi marchi e istituzioni, aziende storiche e nuove realtà in tanti settori diversi. Nei progetti uniamo discipline e linguaggi per creare immagini, esperienze e contenuti necessari, efficaci nel trasmettere valori e messaggi.
Oggi Bellissimo è formato da un gruppo di 15 designer, copywriter e project manager, più un’architetta. Ci definiamo uno studio, per i riferimenti che condividiamo e per una struttura più orizzontale, con ruoli meno rigidi rispetto a una tipica agenzia.
IN POCHE PAROLE
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Entusiasta
Lavorare bene è lavorare con amore — un principio al centro di quel che facciamo. Per prima cosa, lavoriamo duro: sappiamo di dover dimostrare il nostro valore ogni volta. E sappiamo che questo richiede un grande sforzo. Secondo, vogliamo vivere la vita con profondità. Siamo positivi, sorridiamo, infondiamo fiducia. Sappiamo quanto è importante un pensiero lucido: essere chiari, concisi, sinceri. Crescere vuol dire dimostrarsi capaci di guidare chi è confuso (manager, organizzazioni, un team) e continuare a farlo.
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Leader
Da 25 anni coinvolgiamo le persone in progetti all’avanguardia. Creiamo di continuo opportunità per incontrarsi e cambiare lo status quo: uno style magazine, uno studio creativo, una design community, un giornale mensile, un laboratorio sperimentale di city imaging, un format di viaggio e networking in una serie di città europee. Apriamo spesso i nostri progetti verso gli altri — siano collaboratori, progettisti, maker, imprenditori, volontari.
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Aperto
Amiamo il luogo dove lavoriamo, il nostro Bellissimo Blue Loft. Qui accogliamo le persone in un open space luminoso e stimolante, congeniale alla creatività. Quando ne abbiamo l’occasione, siamo contenti di organizzare una festa — ci piace condividere il dietro le quinte dei progetti attorno a un drink originale, la musica in ascolto selezionata con cura. Apriamo spesso le porte del nostro studio: per laboratori, libri in uscita, talk, brainstorming, esperimenti. Così come per shooting e video.
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Prolifico
Bellissimo è uno studio di dimensioni abbastanza piccole, ma dal 1998 a oggi ha prodotto una mole di lavoro incredibile. Siamo veloci e organizzati: ogni lunedì mattina passiamo in rassegna una media di cinquanta progetti diversi. Non smettiamo di concentrarci sui nostri piani di sviluppo, però. Ci aggiorniamo con viaggi di lavoro e sessioni di studio. Ogni anno dedichiamo ai vari progetti laterali no-profit l’equivalente di un mese di tempo. In 25 anni abbiamo fatto tante cose diverse, e non vediamo l’ora di scoprire cosa accadrà nei prossimi.
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Talentuoso
Giovani e di talento, ma anche affidabili e maturi. Bellissimo nasce con l’idea di lavorare su parole e immagini per fare comunicazione in modo evocativo, contemporaneo e diretto. Oggi, il gruppo di progettisti e progettiste porta avanti la stessa missione mantenendo uno sguardo aperto sui compiti del design. Lavoriamo come una squadra. Crediamo nella commistione tra ruoli, non crediamo nei job title e nelle figure di account. Il nostro lavoro ci lega all’attualità, all’innovazione e all’impresa, alla vita urbana. Qualsiasi iniziativa virtuosa si presenti, siamo felici di prenderne parte.
Perché Bellissimo? “Bellissimo” è la reazione immediata di quando vediamo o leggiamo qualcosa che ci piace molto. È una parola comprensibile in tutto il mondo, che racconta con autoironia le nostre ambizioni superlative.
Bellissimo è insieme il nome e una missione. Il massimo è quando si chiude il cerchio, quando chi si è affidato a noi guarda il risultato finale e commenta: “Bellissimo!”
IL TEAM
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LUCA BALLARINI
FOUNDER & CREATIVE DIRECTOR
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BARBARA VILLANOVA
PARTNER & ART DIRECTOR
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EDOARDO BERGAMIN
EDITOR & COPYWRITER
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CRISTINA ORTALI
ART DIRECTOR
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ALESSIO D’ERRICO
ART DIRECTOR
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ALESSANDRO BEVILACQUA
PROJECT MANAGER
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CHIARA BERTETTI
ARCHITECT
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MANUELA FERRI
PRODUCTION MANAGER
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ALESSANDRO ZANE
GRAPHIC DESIGNER
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MARTA DORIA
GRAPHIC DESIGNER
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GIANCARLO M. TRAINA
COPYWRITER
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ALBERTO NALDI
GRAPHIC DESIGNER
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ANDREA VINCI
GRAPHIC DESIGNER
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PIETRO LONGHI
COPYWRITER
Hanno lavorato con noi: Henry Albert, Alessia Agostini, Daniele Bitetti, Angelo Bruno, Silvia Bruno, Beatrice Carmi, Veronica Cantono, Sofia Castrogiovanni, Martina Cerrato, Livia Chiriatti, Dario Consoli, Christian Corrent, Cristina Costamagna, Greta Costarelli, Alessandro Cuttica, Gemma De Bernardi, Valeria De Lauretis, Stefano De Rigo Piter, Simone Ellero, Carlotta Favretto, Ivan Felleca, Jacopo Ficulle, Flaminia Gallo, Samantha Garofalo, Simone Gatto, Anna Gerometta, Michele Guazzone, Matteo Guerra, Marta Guindani, Gloria Maggioli, Annalisa Morzone, Paola Nardini, Lucrezia Noro, Francesca Oddenino, Enrico Opezzo, Valentina Paracchi, Karin Pretto, Daniela Puddu, Dario Quatrini, Daniela Rodia, Francesca Sardigna, Leonardo Siciliano, Laura Sinagra Brisca, Gloria Somaini, Alberto Spadafora, Gabriele Stragliati, Alice Tirinzoni, Veronica Viotti.
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COSA CI DISTINGUE
Essere designer-editor
Quando raccontiamo il nostro lavoro, spesso facciamo riferimento a questa figura duplice del designer-editor. Non è che il modo per esprimere un approccio unitario ai progetti: un’attenzione per tutte le dimensioni di un discorso, visiva verbale strategica, a cui ognuno di noi è portato al di là del proprio specifico ruolo professionale.
Designer, concentratevi sui contenuti. Editor, riflettete sulla forma. L’invito vale sempre e si lega all’esperienza editoriale con cui lo studio è nato. Per quasi dieci anni, il lavoro di Bellissimo avviene in parallelo alla pubblicazione di Label, style magazine — più avanti, l’esperienza si ripete per il mensile ITALIC e per altre avventure ancora.Ideare e realizzare i contenuti, l’art direction, fino alla messa in pagina, essere responsabili di un processo unico. Nel tempo l’impegno come publisher ha dato forma a una cultura della cura visiva e verbale che oggi si mostra nei progetti più complessi, per i quali gestiamo contenuti e grafica per intero, ma non solo. È un impulso a espandere la riflessione personale, trasversale ai job title e alle loro distinzioni su carta.
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Il meno e il diviso
I due segni matematici del logo hanno un valore quasi esistenziale per Bellissimo. Le due operazioni, scelte in origine come principi del nostro approccio al graphic design, continuano dopo anni a rappresentare il pensiero creativo alla base dell’impegno dello studio. Una lezione duplice, acuta e spontanea, proprio perché voluta da designer autodidatti agli inizi del loro lavoro. Scelta quasi per caso. Uno scherzo. Che si rivela il tema di una sonata che torna dopo infinite variazioni.
Sottrarre e dividere. Selezionare, tagliare, ridurre. Editare. Rendere il messaggio chiaro e affilato, con le parole e le immagini — non a tutti piace, ma per noi è quel che funziona di più. Quel che rimane alla fine di queste riduzioni progressive ha il potenziale per colpirci, per richiamare memorie e emozioni: si presenta agli occhi come un’immagine nuova, di quelle capaci di restare nella propria memoria a lungo termine, e diventare senza tempo. Curiosamente, questi due simboli esistenziali si oppongono di netto a quel che accade nelle nostre vite, dove tutto si aggiunge e moltiplica via via che avanziamo.Bellissimo ha sempre creduto nell’educazione alla visione. Invece di idee astratte, vogliamo creare forme sintetiche.
La visione è il risultato di una sintesi, la stessa che ci è richiesta per formare un discorso o elaborare un giudizio. Tutti e tutte noi continuiamo a imparare da quel che vediamo, giorno dopo giorno. La natura evolutiva della professione di designer porta con sé una grande responsabilità, ma è anche un forte stimolo verso ciò che vogliamo vedere, una spinta a realizzarlo. Per questo i risultati maggiori del nostro lavoro arrivano quando queste visioni diventano condivise. -
Una missione culturale
Bellissimo è uno studio di comunicazione, il nostro compito è rispondere agli obiettivi di società e imprese che si rivolgono a noi. Allo stesso tempo, con il nostro lavoro crediamo di poter portare avanti un discorso più ampio, legato alle qualità dei contenuti che proponiamo.
Parliamo del ruolo culturale che, nei confini della nostra attività e degli spazi che riusciamo ad aprirci, possiamo avere come designer della comunicazione: nella volontà di creare un immaginario contemporaneo, nella propensione a sperimentare, nell’uso delle parole e nel desiderio di raccontarci, al costo di qualche frase in più. Nell’ambizione, da misurare con le possibilità di ogni progetto, di spostare il linguaggio un po’ più in là — che sia per una pubblicazione di nicchia come per un packaging nella grande distribuzione.Questa attitudine professionale si esprime nel confronto quotidiano con clienti e partner, oppure trova campo libero nei progetti o nelle iniziative auto-commissionati. La Summer School, gli incontri e i laboratori organizzati al loft nascono dalla stessa idea di studio come luogo attivo nell’industria creativa.
“We humble ourselves, we sharpen our wit, and we offer, at the very least, our moment of lucidity. Our concern is always ‘the place of value in a world of facts’. But there is no role waiting for us, there is merely the chance of making one out of the sheer courage of our perceptions.”
— Norman Potter, What is a designer